Fa un po’ strano scrivere una recensione di una serie TV sui vampiri il giorno di Halloween, ma quando si tratta di Van Helsing lo faccio molto volentieri. Puntata che definire di svolta è riduttivo sebbene, non sia ancora ben chiaro il quadro completo della situazione mancando la parte relativa alla resistenza umana.
Dmitri come Rebecca è un Antico, un Vampiro che esiste da molto tempo più degli altri, parla una lingua Slava e non sopporta chi tenta di usurparne il potere. Ciò che ne viene fuori è la figura di un mostro roso dal sospetto e dal quale sospetto non fugge nessuno ne Julius, ne Rebecca.
Un po’ come nei branchi di lupi, il capo deve sempre dare dimostrazione di forza e conoscenza. Dmitri ha la forza paragonabile a quella della Montagna di Game of Thrones, visto che schiaccia a mani nude la testa di un suo adepto e possiede la conoscenza perché sa come ottenere le informazioni e la sua esperienza gli fa comprendere subito da chi guardarsi le spalle. Se dovesse chiamare a raccolta i suoi e chiedere: “Chi di voi mi è fedele faccia un passo avanti!”. Al passo avanti di Julius direbbe sicuramente: “Julius dove cavolo vai?”
In verità l’episodio ci ha introdotto più profondamente ai massimi sistemi della società vampiresca e la lotta per il potere, che passa per Vanessa, intesa come merce di scambio o preziosa arma contro i propri nemici, assume ora una dimensione che ha il sapore della guerra intestina. Se da una parte abbiamo un’umanità, divisa e in lotta fra loro, dall’altra abbiamo una razza costituita da caste che solo all’apparenza risultano coese, ma che in realtà giocano una sottile, ma non troppo, lotta per il predominio fra i Vampiri.
L’ospedale diventa così l’obiettivo materiale dei sogni di potere di Julius. Deve possedere Vanessa, deve avere la fonte del potere detenuto dal suo sangue, dal suo morso. Una specie di spauracchio da agitare davanti a Dmitri per reclamare la sua fetta di cielo buio.
Nel frattempo gli animi del gruppo di umani nascosto nell’ospedale, resta impaurito e incerto. I mostri bussano alla porta (uso un eufemismo) e non bastano le trappole di Axel per evitare l’ineluttabile perdita del luogo che per 3 anni ha costituito un baluardo invalicabile alla propagazione dell’orda succhiasangue.
Quindi quali sono le figure e i momenti chiave dell’episodio? Di Dmitri, Julius abbiamo detto, fra gli umani non si può non concentrare la nostra attenzione su Axel, John e la Doc. Axel è un soldato abituato alla solitudine, abituato a ragionare con se stesso anche a voce alta e solo chi ha vissuto a lungo da solo e in mezzo a un pericolo mortale sa che a volte è l’unico modo per non impazzire. Sentire il suono della propria voce come se fosse un vecchio compagno non può sorprendere.
Non sorprende nessuno tranne Nicole che vedremo separarsi dal gruppo per timore che Axel sia diventato pazzo, finendo per spararsi un colpo alla testa per non finire fra le schiere dei vampiri.
John è l’anima ribelle e critica del team. Non gli piace Axel dopo quanto fatto alla moglie (e vorrei vedere), ma nel contempo sa che senza la sua esperienza di marine, le probabilità di sopravvivere sarebbero pari allo zero. Quindi ricaccia in gola i suoi propositi di vendetta e si adopera per aiutare la Doc a curare Vanessa con successo fra l’altro. Da lui possiamo aspettarci in ogni momento una defezione, un tradimento, ma per adesso il suo raziocinio domina ed evita per esempio che spari in testa a Flesh.
La Doc invece la considero una sorta di punto fermo, uno scoglio al quale presto o tardi tutti si aggrappano per non affondare. Axel l’ha tenuta in vita sebbene vampirizzata, perché voleva combattere la solitudine e sperare che Vanessa la salvasse, come è accaduto d’altronde. Tutti presto o tardi vanno da lei, feriti nel corpo o feriti nell’animo e a pochi importa però come stia davvero lei, rosa dalle paure e dai dubbi.
Vanessa nell’episodio è stata più chiamata in modo indiretto che diretto. La Doc è riuscita a curarla e il sangue della giovane sta ora facendo il suo dovere rimarginando la ferita alla gamba. Il nome della donna però echeggia negli oscuri meandri abitati dai vampiri, rendendola come abbiamo visto, più preziosa di qualunque altro essere umano.
Dmitri scatena la sua Elite per stanarla, costringendo il gruppo a lasciare per sempre l’ospedale, ma Axel lo fa in grande stile e scusate se sono citazionista, ma come non riferirci a Mad Max alla vista dell’ambulanza riadattata? Così colmo di gioia per questo rimando visivo a una delle mie saghe cinematografiche preferite, vi lascio con la certezza che Van Helsing resta una gran produzione con chiavi di lettura più profonde di quanto si pensi a prima vista.
Un saluto alla pagina amica Van Helsing Italia.
Vi ricordo di votare SERIAL CRUSH ai Macchianera Italian Awards. Tutte le info e la scheda li trovate QUI.
Passo e chiudo.